Chiesa di Sant’Egidio
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Musica Arte Cultura
Le attività per la stagione 2025/2026 sono in programmazione
Dal 15 Luglio 2025 la Chiesa sarà aperta al pubblico tutti i pomeriggi.
Info 3792593717
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La chiesa prima del restauro
La chiesa versava in cattivo stato di conservazione. La struttura era danneggiata con evidenti crepe e cedimenti, il tetto trafilava acqua sul controsoffitto in camorcanna causandone il distacco in più punti. L’umidità aveva corroso i muri alla base, il pavimento e parte degli altari. La sacrestia inagibile. Mancava completamente l’illuminazione e l’mpianto di riscaldamento. Anche l’arredo risultava corroso dal tempo e dall’umidità.
Il restauro
Nel 2022 la chiesa risulta beneficiaria di un finanziamento dell’Unione Europea (PNRR M1.C3 INVESTIMENTO 2.2 – NextGenerationEU) che prevede il risanamento conservativo della struttura tramite interventi di recupero architettonico della chiesa e della canonica. I lavori di restauro iniziano nel 2023.
Il rifacimento delle coperture
La sistemazione degli interni con l’inserimento dell’impianto di illuminazione e di riscaldamento
Il restauro degli altari
Le campane
Delle antiche campane della chiesa, risalenti al trecento e della struttura che le sorreggeva si è persa ogni traccia*. Sono esposti nella chiesa due gioghi per campane di età incerta ritrovati nelle cantine. Le attuali campane furono donate dall’arciprete Don Tolmino Giannotti nel 1956 e sono decorate con immagini della Madonna, di S.Egidio abate e S. Antonio da Padova
* Anna Fucili-Tiziano Mancini “Urbino Chiese fuori le mura” 1997
Giogo per campane. Chiesa di Sant’Egidio in Rancitella
Sant’Egidio Abate. Campana maggiore. Chiesa di Sant’Egidio in Rancitella
Il Ripristino delle campane
L’usura del cuneo ligneo che garantisce il baricentro aveva bloccato le campane in una posizione innaturale.
L’inserimento di un nuovo cuneo e la sostituzione dei tiranti le ha riportate ad un normale funzionamento.
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La chiesa di S. Egidio di Rancitella è già Pieve nel 1290, come risulta dall’elenco delle decime del Sella. Abbiamo notizia dagli Statuti del Ducato che fin dal 1350 nella località ove sorge la chiesa, si era formata una `villa`, agglomerati che normalmente nascevano intorno ad una chiesa o cappella. Insieme a Cavallino, Montefabbri, e Scotaneto è ritenuta una delle quattro Pievi più antiche della diocesi di Urbino. La chiesa odierna fu consacrata nel 1861 dall’Arcivescovo Angeloni come descritto in una lapide in cantoria
Mappa del Ducato di Urbino – Esposta nei Musei Vaticani (1570)
Particolare della mappa riportante la località “Rancitel”. Alla destra del nome è dipinta una miniatura di Rancitella che risulta completamente differente dalla struttura attuale
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Progetto finanziato dall’Unione Europea (PNRR M1.C3 Investimento 2.2 Next GenerationEU)
Il progetto ha previsto interventi di recupero architettonico della chiesa e della canonica e la loro rifunzionalizzazione per lo svolgimento di eventi culturali legati soprattutto al mondo della musica: concerti, esposizioni, corsi, laboratori e attività svolte in sintonia con l’ambiente circostante e in collaborazione con enti e associazioni del territorio.